III.1.4.1 - Il sangue mistico

III.1.4.1 - Il sangue mistico
- Abbiamo in IRAMIC materiali video-fotografici relativi ad avvenimenti che mostrano effusioni involontarie di sangue. Si tratta di episodi “particolari” dei quali comunico esistenza e presenza, interessano persone che hanno avuto esperienze mistiche, a volte isolate, a volte ripetute.
III.1.4.2 - Il sangue votivo
- Pur essendo costituzionalmente curioso non mi sono mai permesso di chiedere ad un vattente (o altro penitente devozionale, di Nocera Terinese o di altri luoghi) la motivazione che lo spingeva a flagellarsi e, senza addentrarmi in ipotesi legate a problemi di famiglia, a voti di natura religiosa, ho sempre mantenuto questo atteggiamento di riservatezza.
- È accaduto che venissi a conoscenza delle reali motivazioni personali ma anche in questo caso mi sono astenuto dal chiedere conferma, tranne quando è stato il vattente stesso a comunicarmi le ragioni che lo inducevano a flagellarsi.
- Infine, non ho mai comunicato ad altri, estranei all’istituto IRAMIC, questo tipo di informazioni che in prospettiva potrebbero essere utilizzate qualora si iniziasse uno studio particolareggiato su di un vattente o un gruppo di vattienti, fondamentale la liberatoria dei soggetti messi sotto esame.
III.1.4.3 - Il sangue nella body art
- Per vari anni ho frequentato gallerie (d’avanguardia e non) in cui ho potuto assistere alla più varie esibizioni di body art e devo ammettere che ho rilevato all’epoca molte intenzioni provocatorie e dissacranti negli artisti che si esibivano.
- Il sangue nella body art non è stato quasi mai un elemento fondante “terminale”,  è stato uno strumento individuale per concettualizzare il proprio corpo.  
- Per questo genere artistico il corpo umano è lo strumento di base. Il corpo è usato per allestire eventi estemporanei con movimenti corporei accompagnati da musica, elementi scenografici, danze, etc. e si ritrovano somiglianze con la creazione o realizzazione di un mandala specie quando è la musica in toto ad accompagnare tutta l’esibizione delineandone le fasi più incisive.
- Il corpo diventa il protagonista assoluto e viene “manipolato” in qualità di soggetto  e oggetto della performance artistica, diventa lui stesso opera d’arte.
- Gli artisti sono strettamente subordinati (quasi ossessionati) alla necessità ineludibile di praticare questa modalità espressiva in presenza di altre persone, siano osservatori, altri artisti o critici, il fatto di mostrarsi mentre si esegue una manipolazione del corpo rafforza la loro identità.
- Esempi di autoflagellazione con dispositivi vari, automutilazioni e l’artista mette  in atto la crudeltà, il dolore, le ferite (con conseguente effusione di sangue) per scioccare il pubblico e coinvolgerlo emotivamente nella scena. Molto importante la componente catartica e simbolica della performance, regredire e far regredire gli spettatori ad uno stato istintivo e animale dell’essere umano, attraverso la visione del sangue e delle ferite. Una sorta di purificazione mediante il dolore per riscoprire l’essenza stessa dell’essere umano.
- Caso estremo, un artista ha voluto sottoporsi ad una serie di operazioni chirurgiche allo scopo di trasformarsi in un nuovo essere simile a modelli classici scultorei o pittorici, come Venere, Psiche, Monna Lisa, etc.
- Un artista molto noto sconfinava tra il pagano e la simbologia cristiana, sventrando animali morti e “dipingendo” persone con il sangue e con parti degli animali stessi.
- Ho visto e ho fotografato spesso un’artista ferirsi con spine di rosa, lame, o rotolando su dei vetri per denunciare la concezione maschilista della figura femminile. Durante i tempi della liberazione della donna furono molte le body artiste a combattere col proprio corpo contro le concezioni antiquate ancora esistenti.
- È evidente che la body art ha usufruito e usufruisce della fotografia, dei video e di tutti i media, questi sono strumenti primari per “raccontare” artisti che hanno esplorato il disagio contemporaneo, il proprio malessere esistenziale ed hanno proposto una visione alternativa del mondo.
III.1.4.4 - Il sangue d’artista
- Alcuni artisti utilizzano il proprio sangue per dipingere normalmente, un dipinto, un disegno o altro. Lo estraggono dal proprio corpo e lo usano come medium pittorico, con un effetto cromatico abbastanza simile a quello delle antiche sanguigne, ottenute attraverso ossido di ferro o terre rosse.
- In IRAMIC conserviamo materiali video-fotografici relativi a molte delle tipologie di artisti della body art.